Il cheratocono è un disturbo degenerativo causato un minore resistenza della struttura della cornea.
Nell’articolo di oggi, Ottica Vergottini ci parlerà del cheratocono, spiegandoci di cosa si tratta e soffermandosi sui metodi per curarlo.
Cos’è il cheratocono
Il cheratocono è un disturbo alla cornea, ovvero la membrana trasparente che compone la parte anteriore del bulbo oculare e che costituisce la prima lente naturale dell’occhio.
Si tratta di una patologia cronica ad andamento progressivo, che si manifesta quando la cornea perde rigidità e resistenza e il suo tessuto si assottiglia e si deforma nella parte centrale, assumendo la forma di un cono. In genere colpisce entrambi gli occhi, anche se spesso in misura diversa e si manifesta nell’infanzia o nella pubertà e progredisce in buona parte dei casi fino ai 35-40 anni. In alcuni soggetti può progredire anche oltre.
L’esordio e l’evoluzione di questo disturbo sono molto variabili e nei casi più avanzati, quando l’assottigliamento estremo del tessuto corneale comporta un rischio imminente di perforazione, può essere necessario anche il ricorso al trapianto di cornea.
Cause e sintomi
Come detto, il cheratocono è causato da un indebolimento indotto dall’eccessiva elasticità e deformazione delle cornee ammalate. Le firme di collagene che formano l’architettura corneale perdono i legami che le tengono unite e tendono progressivamente a scivolare le une sulle altre, aumentando la curvatura e contemporaneamente riducendo lo spessore del tessuto corneale.
Il primo sintomo della patologia è la deformazione della cornea a forma di cono. La curvatura irregolare che si viene a creare cambia il potere refrattivo della cornea e produce distorsioni delle immagini e una visione confusa sia da vicino che da lontano.
Curare il cheratocono
Il trattamento del cheratocono spesso dipende dalla gravità dei sintomi e dalla velocità di progressione del disturbo.
Durante la fase iniziale, il difetto visivo può essere corretto con occhiali da vista e lenti a contatto morbide o semirigide. Tuttavia, con il passare del tempo la malattia assottiglia inevitabilmente la cornea, conferendole una forma sempre più irregolare che potrebbe rendere tali dispositivi non più sufficienti.
In questo caso possono essere necessari gli inserti corneali per aiutare a ripristinare la normale forma della superficie anteriore dell’occhio.
In ogni caso, in presenza di familiarità con questo disturbo o di sintomi come visione sfuocata scarsamente correggibile con gli occhiali, si consigliano le visite oculistiche complete durante lo sviluppo a 3, 6 e 12 anni in modo da avere una diagnosi precoce.
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